26.6.2023, 8:59

Un «development driver» svizzero impegnato a sviluppare la power unit di Audi per la Formula 1

  • Lo svizzero Neel Jani diventa pilota addetto al simulatore per lo sviluppo dei motori
  • Il lavoro concettuale e la gestione dell’energia sono al centro dell’attenzione  
  • Il simulatore della sede di Neuburg come strumento di sviluppo per la propulsione ibrida 

Neuburg a. d. Donau / Cham, 22 giugno 2023 – Audi compie il passo successivo nello sviluppo della power unit per il progetto di Formula 1 ingaggiando un development driver. Il pilota professionista svizzero Neel Jani (39) contribuirà allo sviluppo della power unit Audi con la sua vasta esperienza derivante da diversi programmi di sport motoristici. In parallelo, presso la sede di Neuburg è in corso un aggiornamento del simulatore di guida dinamica per i lavori sulla trazione ibrida da Formula 1. Nel 2026 il marchio dei quattro anelli entrerà nella categoria regina dell’automobilismo.   

«Proprio come nello sviluppo delle auto di serie, la simulazione svolge un ruolo importante nel nostro progetto di Formula 1. Il nostro simulatore è uno strumento importante per lo sviluppo delle power unit. Per questo è necessario un development driver che, oltre alla conoscenza tecnica, abbia anche una vasta esperienza, in particolare in materia di gestione dell’energia in condizioni di gara», afferma Oliver Hoffmann, responsabile per lo sviluppo tecnico presso AUDI AG.

In qualità di ex pilota collaudatore e di riserva della Red Bull Racing, Jani ha trascorso molte ore nel simulatore di Formula 1. Ha maturato una preziosa esperienza con un’auto da corsa ibrida come pilota d’intervento nella specialità sportiva dell’endurance. dove nel 2016 ha vinto il Campionato del Mondo Endurance FIA (WEC) e la famosa 24 Ore di Le Mans con la scuderia Porsche. «Sono molto felice di accompagnare Audi nel suo percorso verso la Formula 1. È un onore e allo stesso tempo una grande responsabilità essere coinvolto in un progetto di questa portata così presto. Con la mia esperienza maturata con i progetti per la Formula 1 e i LMP sono certo di poter creare un buon ponte tra teoria e pratica», afferma lo svizzero.

Già dalla fine del 2022, il funzionamento di prova di un motore monocilindrico ha fornito preziose indicazioni per lo sviluppo della power unit. La fase concettuale in corso getta le basi per la performance dell’unità di propulsione per il 2026, quando il nuovo regolamento prevede una maggiore elettrificazione. Il motore elettrico (MGU-K) avrà allora una potenza quasi pari a quella del motore a combustione. Gli efficientissimi motori turbo da 1,6 litri vengono azionati da carburante sintetico sostenibile.

«Attualmente ci concentriamo soprattutto su temi concettuali fondamentali con un’elevata rilevanza in termini di performance. Tuttavia, nella valutazione di diverse soluzioni tecniche non ci affidiamo solo ai metodi digitali. Know-how, esperienza e sviluppo orientato alla pratica sono elementi imprescindibili per trarre le giuste conclusioni dalla simulazione. 

Grazie a questa combinazione possiamo valutare tempestivamente diverse strategie operative e preparare la strada per una gestione efficiente dell’energia della power unit», afferma Adam Baker, direttore generale di Audi Formula Racing GmbH. 

La prima unità di propulsione ibrida, composta da motore a combustione, motore elettrico, batteria ed elettronica di comando, arriverà sul banco di prova entro la fine dell’anno e costituirà la base per il futuro concept del veicolo. Grazie ad una concorrenza aperta, la Formula 1 funge quindi da propulsore per il progresso tecnologico, sia per l’elettromobilità che per gli e-fuel sostenibili.

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