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6.7.2018, 16:36 - Archivio

Audi completa le analisi dei suoi motori V-TDI

  • Come annunciato, l'azienda sta fornendo un inventario completo alle autorità competenti.
  • Il CEO di Audi Bram Schot: "Grandi progressi nel chiarimento tecnico".
  • Segmento di fascia alta con motori V6 TDI di 3a generazione senza anomalie.

Ingolstadt, 5 luglio 2018 – AUDI AG ha raggiunto un importante traguardo sulla strada del superamento della crisi del diesel: come annunciato in precedenza e a seguito del completamento delle analisi tecniche interne su tutti i suoi motori V-TDI, oggi il gruppo ha informato l'Ufficio federale della motorizzazione tedesco (KBA) in qualità di autorità responsabile dei principali risultati. I dettagli saranno discussi nelle prossime settimane. Oggi l'attenzione si è concentrata sui modelli attuali con motori V6 TDI di 3a generazione. Dalle ultime analisi interne – in particolare sui nuovi veicoli del segmento superiore Audi A8, Audi A7 Sportback, Audi A6 e A6 Avant e Audi Q8 – non sono emersi risultati fuori dalla norma. Dal 2016 l'azienda ha esaminato in dettaglio circa 700 versioni.

"I nostri clienti sono al centro delle nostre attenzioni", sottolinea Abraham Schot, CEO ad interim e membro del consiglio di direzione per le vendite e il marketing di AUDI AG:

"Nei rilevamenti tecnici abbiamo compiuto grandi passi avanti. Dopo il minuzioso lavoro di approfondimento, i fatti sono stati chiariti. È un'esigenza per noi, in fin dei conti la crisi del diesel ha turbato e deluso molti dei nostri clienti".

I numerosi test hanno riguardato tutti i motori V6 e V8 TDI, utilizzati da Audi nei modelli di del segmento medio e di fascia alta. Si tratta di circa sei milioni di veicoli della norma Euro 5 ed Euro 6, costruiti dal 2008 e consegnati a clienti in Europa e in altri mercati (al di fuori degli Stati Uniti e del Canada). Gli esperti hanno così già verificato lo stato di tutti i motori di 2a generazione evo e di 3a generazione sul mercato dalla metà del 2014 o che saranno utilizzati solo con il decorrere della nuova norma sulle emissioni WLTP (Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure), dal 1° settembre 2018.

"Le analisi sono risultate più complesse del previsto", riassume Bernd Martens, membro del consiglio di amministrazione per la gestione degli acquisti e responsabile della task force interna per la gestione della crisi del diesel: "Abbiamo dovuto approfondire i codici software per ogni singolo propulsore diesel al fine di controllare anche le aree periferiche del profilo di guida. Una vera e propria impresa, che i nostri sviluppatori hanno espletato in aggiunta al loro lavoro principale sui nuovi modelli Audi. Per questa complessa analisi, il nostro staff che si occupa dello sviluppo dei motori ha esaminato un totale di oltre 750'000 pagine di documentazione."

A tutt'oggi il KBA ha inviato all'azienda sette notifiche per aggiornamenti software, ordinati nel contesto della crisi del diesel. Ciò corrisponde a un volume di circa 240'000 veicoli in tutto il mondo. Come concordato al vertice sul diesel dell'agosto 2017, Audi offre un aggiornamento volontario del software in Germania per 370'000 veicoli con motore V-TDI per migliorare le emissioni nel traffico stradale in condizioni reali. Il programma di riequipaggiamento è sempre gratuito per i clienti Audi e non influisce negativamente su consumo di carburante, emissioni di CO2, prestazioni del motore, coppia massima ed emissioni sonore o durata del ciclo di vita del motore e sistema di post-trattamento dei gas di scarico.

Gli Stati Uniti e il Canada non sono interessati dai risultati dell'analisi interna ad Audi presentati oggi. L'azienda è un passo avanti in Nord America: in quattro delle cinque generazioni di motori impiegate è già stata ottenuta l'approvazione delle misure da parte delle autorità competenti. Circa due terzi di queste vetture sono già stati riequipaggiati.

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